AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco

MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nessun silenzio. Nello stesso tempo, la parola del capo non è proferita per essere ascoltata – nessuno presta attenzione alla parola del capo, o meglio, si finge la disattenzione; e il capo, infatti, non dice nulla, poiché ripete la celebrazione delle norme di vita tradizionali. A quale domanda della società primitiva risponde questa parola vuota che emana dal luogo apparente del potere? Vuoto, il discorso del capo è tale proprio perché è separato dal potere – il luogo del potere è la società stessa. Il capo deve muoversi nell’elemento della parola, ossia all’opposto della violenza. Il dovere di parola del capo, questo flusso continuo di una parola vuota (non vuota, nel senso tradizionale, di trasmissione) che egli deve alla tribù, è il debito infinito, la garanzia che interdice all’uomo di parola di diventare uomo di potere. M. BlabchotLa scrittura del disastroEd. Se s.r.l. – Milano – Pertanto, di seguito le mie parole. Non sono un enologo e non conosco la chimica, né un agronomo, non ho competenze tecniche; ho sviluppato i sensi, i cinque che categorizzano la realtà materiale ed un sesto quello che spesso intercetta, assorbendole, le vibrazioni emotive dei miei compagni di viaggio, siano essi con me fin dall’inizio, oppure presenti a partire da stazioni successive alla prima, o non più presenti perché già scesi, già a casa… Attraverso gli altri e per mezzo di essi le mie modeste capacità e la mia limitata sensibilità si espandono consentendomi di arrivare a vedere e sentire cose che altrimenti rimarrebbero a me estranee. È grazie alle interferenze, alle eccedenze, alle derive, alle sintesi tra inconciliabili che la creatività restituisce alla verità il suo primato sulle ideologie, composte e compiute ma stantie e sterili. Alla felicità individuale è invece possibile aspirare solo a condizione di rispettare il monito dell’apollo delfico. L’individualità come processo riuscito di individuazione appunto, è il percorso che, consentendo ad ognuno di diventare ciò che è sempre stato, riporta, in maniera consapevole, alla compiutezza delle proprie origini. Insomma, mai si fugge da sé stessi, da ciò che potremmo essere, se non a prezzo dell’eterna infelicità. AV01 – Catarratto di Alcamo – è proprio lo strumento narrativo di un percorso di individuazione collettiva, quello di una squadra composita e variegata, che dopo una lunghissima odissea, ritorna alle origini “pietrose”. In questi 20 anni abbiamo subito le lusinghe dello Chardonnay, del Sauvignon Blanc, del Cabernet ed anche del Merlot, siamo stati rapiti dalle stesse promesse che trattennero Ulisse a Ogigia o presso Eea, abbiamo rischiato di essere, anche noi, trasformati in porci, di essere solo emuli e dunque nessuno, abbiamo vissuto l’anonimato, abbiamo tradito i padri, noi stessi, rinunciando all’unica eredità possibile. Abbiamo rischiato si, ma non siamo finiti sugli scogli. La ricerca interiore, l’ascolto dello spiritus loci, la nostra individualità finita e transitoria, così come tra le nostre tradizioni, sedimentate competenze collettive, ci hanno consentito di produrre un vino che potesse soddisfare il nostro e l’altrui bisogno di autenticità, unicità ed esclusività. Il nostro lavoro è dedicato a chi desidera vivere esperienze conviviali, come la condivisione di un pasto ed un bicchiere di vino, che non si esauriscono nel momento stesso in cui si vivono, ma che siano eccedenza simbolica e possibilità di recupero individuale, attraverso assolute rarità, di tesori collettivi. La tecnica di vinificazione è il risultato di un sapere moderno contestualizzato in un preciso areale geografico e dunque ampelografico, le colline di Alcamo ed il Catarratto, quell’uva tanto comune quanto eccezionale.Le attività di cantina piuttosto che aggiungere mantengono, valorizzano, passano attraverso la rinuncia del superfluo: lieviti, attivanti, nutrienti azotati, e si obbligano a trovare nelle poche risorse della materia prima lavorata, le bucce, i raspi, la polpa, il succo, tutte le componenti utili ad un processo regolato e mai affidato al caso. È proprio il mancato ricorso ad elementi o sussidi esterni all’uva ed al mosto che non sia il condizionamento delle temperature di fermentazione che ha reso questo vino in sé compiuto e assolutamente riuscito nella sua armonica combinazione di sensazioni gustative e meravigliose dotazioni di aromaticità travolgenti ma composte, insolite ma al contempo familiari. Al succo della questione, succo fermentato, è stato dato un nome, una denotazione pura, ed una veste, una prima rappresentazione visiva di quello che si è ritenuto dovesse manifestare di sé a primo acchito, ed allora è cominciata ad emergere una paternità multipla, un’identità in fieri, una discontinuità apparente rispetto ad una famiglia di origine, Rallo, non avvezza ad una stilistica produttiva così estrema, quasi rivoluzionaria. AV01 è apparso come il figlio hippie di una famiglia borghese estraneo tanto al mondo di appartenenza quanto a quello di adesione e pertanto inviso sia al primo che al secondo. Questo è il destino di tutti i rivoluzionari, fuori dal contesto di origine e nuovi per quello che verrà, proprio perché dovrà ancora avvenire e per fortuna l’avvenire dura a lungo… (L. Althusser, Biblioteca della Fenice) Che “mondo” allora potrebbe segnare questo vino, che orizzonti di senso potrebbe schiudere?Quelli di un contesto socioculturale in perenne relazione tra soggetti, basato sulle identità individuali che attraverso un lavoro di recupero e ricostruzione consapevolmente dialettica del proprio io, possano autenticamente essere sé stessi. Questo lavoro di ri-appropriazione è stato tanto individuale quanto collettivo, ha coinvolto tutti in cantina, non è stato un esercizio di maniera, ha scavato, destabilizzato, indebolito, poi rafforzato, è stato un allenamento destrutturante un tentativo di superare il momento, la moda, le richieste immediate per ritornare a proporre qualcosa che avesse un reale valore che invitasse tutti a fermarsi davanti una novità, la propria nascita. Tutte le notizie Pressralloweblog Report Vendemmia 2025 MENÙ IT ・EN Report Vendemmia 2025 La vendemmia 2025 in casa Rallo è iniziata nella prima decade di agosto, registrando un leggero ritardo rispetto all’anno precedente. Le ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La

Tre bicchieri 2024 al bianco AV01 2021

MENÙ IT ・EN Tre bicchieri 2024 al bianco AV01 2021 Nuova edizione e nuovo Tre Bicchieri per Vini d’Italia 2024 di Gambero Rosso.Il massimo premio, assegnato ai vini eccellenti della Penisola, è andato al vino AV01, un orange ottenuto da uve Catarratto coltivate nei vigneti di Pattipiccolo presso Alcamo (Tp).  Dopo i Tre Bicchieri allo Zibibbo, Al Qasar (guida 2021), al Grillo, Bianco Maggiore (guide 2020, 2018, 2016, 2014) e al Catarratto, Beleda (guide 2019, 2017, 2015), l’Azienda Agricola Rallo conferma senza dubbi con l’AV01 – il nono Tre Bicchieri – la sua vocazione “bianchista”, interpretando tutti gli elementi della tradizione enologica della provincia di Trapani in chiave post-moderna. AV01 è un vino naturale, a fermentazione spontanea, privo di solfiti aggiunti e di ogni altro agente chimico di sintesi che possa interferire nei processi fermentativi. E’ un vino di corpo e struttura, lievemente tannico ma senza che questo pregiudichi, grazie ad un’acidità sostenuta, la bevibilità.Catarratto in purezza, figlio del territorio alcamese e da un nome – AV01- dalla doppia lettura: “a – voi” un gesto di offerta, propria dell’innata ospitalità siciliana ma anche le iniziali di Andrea Vesco, attuale presidente dell’Azienda e rappresentante della quarta generazione della famiglia. Quello che oggi ci rende più orgogliosi che mai è il fatto di aver sperimentato e creduto nella versatilità del vitigno Catarratto, ormai universalmente riconosciuto come il più autorevole rappresentante dell’enologia isolana, non più dietro le quinte ma attore protagonista dell’affermazione della Sicilia come regione enologica di riferimento internazionale. La sperimentazione condotta in vigna e in cantina hanno dimostrato la grande potenzialità di questo vitigno e l’impareggiabile versatilità. AV01ottenuto nell’annata 2021 da uve perfettamente mature e sane, è armonioso, asciutto, minerale, leggermente tannico e dalla notevole concentrazione di frutto.Le morbide e sabbiose colline di Alcamo, nelle quali si alternano bosco, uliveto e coltivazione di grano, costituiscono il microclima migliore per la coltivazione della terra e della vite coltivata con i metodi e gli strumenti ammessi in regime di agricoltura biologica certificata. “Siamo orgogliosi che questo progetto enologico abbia ricevuto il plauso dei degustatori di una guida di settore illustre come quella del Gambero Rosso.Ricevere i Tre Bicchieri con l’AV01 è un traguardo importante e significativo.Non solo perché è una conferma della nostra vocazione banchista ma anche perché questa etichetta simboleggia una sfida sperimentale che abbiamo intrapreso e portato avanti: creare dei vini post – moderni che sappiano raccontare la nostra isola in maniera quanto più veritiera ed autentica”.  A nome della Famiglia Vesco e di tutti coloro che hanno partecipato fin dal principio al progetto, anno 2017, esprimiamo la nostra gratitudine ai degustatori, curatori, ed editore della guida per l’importante riconoscimento ricevuto. Andrea e Sarah Tutte le notizie weblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s weblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano weblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes weblog Report vendemmia 2024 MENÙ IT ・EN Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni weblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri weblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co weblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono weblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz weblog 1 Marzo 2024 MENÙ IT ・EN 1 Marzo 2024 L’uomo si sa, per natura è un “animale sociale”. Il bisogno di connessione è uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, che trova nella c

e dopo l’etichetta il cartone

MENÙ IT ・EN E dopo l’etichetta il cartone Scriveva Henri Frédéric Ariel: “Il paesaggio è uno stato d’animo”. In effetti il paesaggio è in grado di generare emozioni e porta con sé un messaggio che si trasmette in modo inconscio, infatti, tutto ciò che nasce da una base che cattura, attrae e coinvolge i nostri sensi, viene immediatamente associato ad un valore qualitativo. Le case in campagna, ad Alcamo, sono due, identiche e speculari. Ti aspettano sulla destra a poche centinaia di metri dal bivio, lì dove la strada provinciale 10, pur rimanendo immutata, dopo la curva, prende nome di strada provinciale 18. Al bivio, oltre ad un ulivo circondato da cespugli di lavanda, da poco, è stato installato un cartello di legno con incisa la parola Rallo. E’ un monito: non sei ancora arrivato ma non ti sei perso. Se sei lì manca un’ultima manciata di passi. Si tratta di un cartello rassicurante, forse. Le case sono state costruite dopo il violento terremoto del Belice, nel 1968. I resti di quelle vecchie sono nelle vicinanze, immobili e silenziose come statue collocate sul piedistallo di una collinetta, a poche centinaia di metri dalle nuove abitazioni. Quanto è rimasto del terremoto non è stato toccato, si è costruito il futuro altrove lasciando il passato, o quel che ne restava, fermo e a bella vista nel presente. Incontrare i ruderi lungo il cammino a piedi è d’obbligo, il più breve giro d’accoglienza in vigna parte proprio da quel pendio. Subito dopo una piccola inerpicata, infatti, ci si ferma nell’unica pianura presente, quella delle case vecchie, appunto. Scorgere le macerie man mano che si sale nella passeggiata ha qualcosa di vagamente rassicurante. Rappresentano una sorta di punto fisso, uno di quelli che sei sott’acqua devi memorizzare per orientarti, gli unici in grado di non farti perdere, di tranquillizzarti. Vicino le case vecchie, alle teste di ogni filare ci sono rose, per lo più sono rosse, simbolo per eccellenza di passione e amore eterno. Un po’ come delle mamme che accudiscono i figli le rose osservano silenziose lo sviluppo della vigna, ammalandosi per prime se qualcosa non dovesse andare nel verso giusto. Magari quelle pietre, divenute oggi esempi di muri a secco, hanno ripreso a nostra insaputa la funzione di abitazione, chi lo sa. Le case nuove sono due, identiche e speculari. Il vino prodotto dalle uve coltivate ad Alcamo, in contrada Patti Piccolo, diventa allora un mezzo per poter raccontare la nostra storia in quanto, concordi con J. R. Pitte, per cogliere appieno l’unicità del paesaggio bisogna conoscere la storia e la cultura che lo ha creato: “ciò che si vede in un paesaggio è molto di più delle forme, delle ombre e dei disegni. E’ un’intera civiltà. Senza dubbio vedere è sapere, ma sapere aiuta a vedere”. Ecco allora la decisione di illustrare le case, identiche e speculari, nel nuovo cartone del Catarratto Naturale, senza solfiti aggiunti, prossimo all’imbottigliamento. L’ autenticità e l’identità che stiamo ricercando possono essere forniti solo dal luogo di origine. L’immagine e i caratteri di un sito produttivo possono far riemergere il senso di appartenenza e di naturalità altrimenti difficilmente individuabili. Un messaggio chiaro e nel contempo impegnativo per tutti noi. Tutte le notizie ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo ri ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. 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