Report Vendemmia 2025

MENÙ IT ・EN Report Vendemmia 2025 La vendemmia 2025 in casa Rallo è iniziata nella prima decade di agosto, registrando un leggero ritardo rispetto all’anno precedente. Le temperature miti, oscillanti tra i 22 e i 30 gradi centigradi, hanno contribuito a rallentare i tempi della raccolta, permettendo tuttavia una maturazione più graduale e controllata che ha favorito lo sviluppo qualitativo delle uve. Dopo due campagne vitivinicole particolarmente difficili, segnate rispettivamente dalla peronospora e dalla siccità, il 2025 rappresenta il ritorno alla normalità. Il clima ha giocato un ruolo favorevole durante tutto il ciclo di sviluppo della pianta, garantendo condizioni ideali per la crescita delle viti e permettendo di recuperare quella stabilità produttiva che caratterizza le migliori annate. L’annata 2025 si è contraddistinta per un regime pluviometrico più abbondante rispetto l’anno precedente, con precipitazioni concentrate principalmente nei mesi invernali di febbraio e marzo. Questa distribuzione delle piogge ha fornito alle viti le riserve idriche necessarie per una ripresa vegetativa vigorosa, mentre le temperature, pur risultando leggermente superiori alla media stagionale, non hanno mai raggiunto picchi eccessivi. Le ampie escursioni termiche tra giorno e notte hanno preservato le vigne dallo stress termico, favorendo una maturazione equilibrata e graduale. La presenza di acqua nel terreno ha dato impulso alla ripresa vegetativa delle viti, che si sono presentate sin dalle prime fasi fenologiche in condizioni di salute ottimali e con uno sviluppo rigoglioso. Le fasi cruciali di fioritura e allegagione si sono svolte nel migliore dei modi, garantendo il regolare svolgimento del ciclo vegetativo e ponendo le basi per una produzione di qualità. L’attenta conduzione del vigneto ha permesso di raggiungere un equilibrio vegeto-produttivo ottimale. Particolare attenzione è stata dedicata al monitoraggio della maturazione delle uve e alla scelta dei momenti ideali per la raccolta di ciascuna varietà, aspetto fondamentale per preservare le caratteristiche organolettiche e garantire l’espressione del terroir. Dal punto di vista fitosanitario, l’annata non ha presentato problematiche significative, ad eccezione di alcuni appezzamenti circoscritti interessati per la prima volta dalla cicalina. Le uve raccolte sono risultate sane e hanno raggiunto un’ottimale maturazione sia aromatica che fenolica. Le uve hanno raggiunto la piena maturazione con un grado zuccherino non eccessivamente elevato, caratteristica che si tradurrà in vini dalla gradazione alcolica più contenuta rispetto alla media delle ultime annate, promettendo prodotti caratterizzati da maggiore armonia ed eleganza. Particolarmente favorevoli sono risultate le condizioni per i vitigni a bacca bianca, soprattutto Catarratto, Zibibbo e Grillo, che hanno mostrato eccellenti caratteristiche qualitative. Anche le uve rosse hanno registrato rese ottimali. L’unico problema significativo riscontrato rimane la crescente mancanza di manodopera, una criticità sempre più attuale nel settore vitivinicolo che richiede soluzioni strutturali e un ripensamento delle dinamiche lavorative del comparto. Parallelamente, considerando i continui cambiamenti climatici in atto, emerge la necessità di riflettere sulle crescenti difficoltà nell’affrontare le malattie della vite utilizzando esclusivamente prodotti biologici, valutando a livello legislativo un maggiore approccio alla lotta integrata, strategia che potrebbe offrire soluzioni più efficaci e sostenibili. La vendemmia 2025 si preannuncia più generosa rispetto all’anno precedente, anche se i dati definitivi saranno disponibili solo al termine delle operazioni di raccolta. La vendemmia per le uve a bacca bianca è già stata completata, mentre per le uve rosse proseguirà ancora per una o due settimane. Tutte le uve prodotte nei vigneti di proprietà sono coltivate in regime biologico certificato. La certificazione biologica è rilasciata da Bioagricert di Casalecchio di Reno con il numero operatore A55H, garantendo il rispetto dei più rigorosi standard di sostenibilità ambientale. La vendemmia 2025 è stata buona, tuttavia le sfide legate ai cambiamenti climatici e alla carenza di manodopera richiedono un’attenzione costante e strategie innovative per garantire la sostenibilità e l’eccellenza del settore vitivinicolo nel lungo termine. Tutte le notizie Pressralloweblog Report Vendemmia 2025 MENÙ IT ・EN Report Vendemmia 2025 La vendemmia 2025 in casa Rallo è iniziata nella prima decade di agosto, registrando un leggero ritardo rispetto all’anno precedente. Le ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo ri ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz

Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024

MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano meravigliosi castelli circondati da vigneti. C’era una volta la Mosella nel suo tratto più affascinante e ricco di storia, quello tedesco, dove sorge una delle regioni vitivinicole più interessanti al mondo. E poi… e poi c’eravamo noi…! #RalloDiscover è un progetto nato dalla collaborazione con un nostro caro amico, Francesco Pensovecchio, nonché guida impeccabile nel viaggio appena concluso, che ci ha visto protagonisti alla scoperta di un meraviglioso territorio vocato prevalentemente alla produzione di vini bianchi. E’ stato fantastico scoprire come la luce dei raggi solari a cui siamo abituti, venga altrove sfruttata al massimo, grazie ai ripidi pendii, all’esposizione dei vigneti e al fiume che la riflette. Sono i vigneti a rendere questo panorama unico al mondo: il sistema di allevamento tradizionale di questa zona, il “Moselpfahlerziehung”, impiegato fin dal I secolo dai Romani, prevede che ciascuna vite venga fissata ad un singolo palo e che i due tralci principali siano piegati e legati fra loro, a volte formando anche un cuore. Il suolo è costituito prevalentemente da ardesia e conferisce in bocca sentori minerali e una spiccatissima acidità. #Rallo Discover è un format destinato ai più giovani che ripeteremo sicuramente il prossimo anno, quattro giorni di scoperte e confronto alla ricerca di territori unici. Tutte le notizie Pressralloweblog Report Vendemmia 2025 MENÙ IT ・EN Report Vendemmia 2025 La vendemmia 2025 in casa Rallo è iniziata nella prima decade di agosto, registrando un leggero ritardo rispetto all’anno precedente. Le ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 MENÙ IT ・EN Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz

AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco

MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nessun silenzio. Nello stesso tempo, la parola del capo non è proferita per essere ascoltata – nessuno presta attenzione alla parola del capo, o meglio, si finge la disattenzione; e il capo, infatti, non dice nulla, poiché ripete la celebrazione delle norme di vita tradizionali. A quale domanda della società primitiva risponde questa parola vuota che emana dal luogo apparente del potere? Vuoto, il discorso del capo è tale proprio perché è separato dal potere – il luogo del potere è la società stessa. Il capo deve muoversi nell’elemento della parola, ossia all’opposto della violenza. Il dovere di parola del capo, questo flusso continuo di una parola vuota (non vuota, nel senso tradizionale, di trasmissione) che egli deve alla tribù, è il debito infinito, la garanzia che interdice all’uomo di parola di diventare uomo di potere. M. BlabchotLa scrittura del disastroEd. Se s.r.l. – Milano – Pertanto, di seguito le mie parole. Non sono un enologo e non conosco la chimica, né un agronomo, non ho competenze tecniche; ho sviluppato i sensi, i cinque che categorizzano la realtà materiale ed un sesto quello che spesso intercetta, assorbendole, le vibrazioni emotive dei miei compagni di viaggio, siano essi con me fin dall’inizio, oppure presenti a partire da stazioni successive alla prima, o non più presenti perché già scesi, già a casa… Attraverso gli altri e per mezzo di essi le mie modeste capacità e la mia limitata sensibilità si espandono consentendomi di arrivare a vedere e sentire cose che altrimenti rimarrebbero a me estranee. È grazie alle interferenze, alle eccedenze, alle derive, alle sintesi tra inconciliabili che la creatività restituisce alla verità il suo primato sulle ideologie, composte e compiute ma stantie e sterili. Alla felicità individuale è invece possibile aspirare solo a condizione di rispettare il monito dell’apollo delfico. L’individualità come processo riuscito di individuazione appunto, è il percorso che, consentendo ad ognuno di diventare ciò che è sempre stato, riporta, in maniera consapevole, alla compiutezza delle proprie origini. Insomma, mai si fugge da sé stessi, da ciò che potremmo essere, se non a prezzo dell’eterna infelicità. AV01 – Catarratto di Alcamo – è proprio lo strumento narrativo di un percorso di individuazione collettiva, quello di una squadra composita e variegata, che dopo una lunghissima odissea, ritorna alle origini “pietrose”. In questi 20 anni abbiamo subito le lusinghe dello Chardonnay, del Sauvignon Blanc, del Cabernet ed anche del Merlot, siamo stati rapiti dalle stesse promesse che trattennero Ulisse a Ogigia o presso Eea, abbiamo rischiato di essere, anche noi, trasformati in porci, di essere solo emuli e dunque nessuno, abbiamo vissuto l’anonimato, abbiamo tradito i padri, noi stessi, rinunciando all’unica eredità possibile. Abbiamo rischiato si, ma non siamo finiti sugli scogli. La ricerca interiore, l’ascolto dello spiritus loci, la nostra individualità finita e transitoria, così come tra le nostre tradizioni, sedimentate competenze collettive, ci hanno consentito di produrre un vino che potesse soddisfare il nostro e l’altrui bisogno di autenticità, unicità ed esclusività. Il nostro lavoro è dedicato a chi desidera vivere esperienze conviviali, come la condivisione di un pasto ed un bicchiere di vino, che non si esauriscono nel momento stesso in cui si vivono, ma che siano eccedenza simbolica e possibilità di recupero individuale, attraverso assolute rarità, di tesori collettivi. La tecnica di vinificazione è il risultato di un sapere moderno contestualizzato in un preciso areale geografico e dunque ampelografico, le colline di Alcamo ed il Catarratto, quell’uva tanto comune quanto eccezionale.Le attività di cantina piuttosto che aggiungere mantengono, valorizzano, passano attraverso la rinuncia del superfluo: lieviti, attivanti, nutrienti azotati, e si obbligano a trovare nelle poche risorse della materia prima lavorata, le bucce, i raspi, la polpa, il succo, tutte le componenti utili ad un processo regolato e mai affidato al caso. È proprio il mancato ricorso ad elementi o sussidi esterni all’uva ed al mosto che non sia il condizionamento delle temperature di fermentazione che ha reso questo vino in sé compiuto e assolutamente riuscito nella sua armonica combinazione di sensazioni gustative e meravigliose dotazioni di aromaticità travolgenti ma composte, insolite ma al contempo familiari. Al succo della questione, succo fermentato, è stato dato un nome, una denotazione pura, ed una veste, una prima rappresentazione visiva di quello che si è ritenuto dovesse manifestare di sé a primo acchito, ed allora è cominciata ad emergere una paternità multipla, un’identità in fieri, una discontinuità apparente rispetto ad una famiglia di origine, Rallo, non avvezza ad una stilistica produttiva così estrema, quasi rivoluzionaria. AV01 è apparso come il figlio hippie di una famiglia borghese estraneo tanto al mondo di appartenenza quanto a quello di adesione e pertanto inviso sia al primo che al secondo. Questo è il destino di tutti i rivoluzionari, fuori dal contesto di origine e nuovi per quello che verrà, proprio perché dovrà ancora avvenire e per fortuna l’avvenire dura a lungo… (L. Althusser, Biblioteca della Fenice) Che “mondo” allora potrebbe segnare questo vino, che orizzonti di senso potrebbe schiudere?Quelli di un contesto socioculturale in perenne relazione tra soggetti, basato sulle identità individuali che attraverso un lavoro di recupero e ricostruzione consapevolmente dialettica del proprio io, possano autenticamente essere sé stessi. Questo lavoro di ri-appropriazione è stato tanto individuale quanto collettivo, ha coinvolto tutti in cantina, non è stato un esercizio di maniera, ha scavato, destabilizzato, indebolito, poi rafforzato, è stato un allenamento destrutturante un tentativo di superare il momento, la moda, le richieste immediate per ritornare a proporre qualcosa che avesse un reale valore che invitasse tutti a fermarsi davanti una novità, la propria nascita. Tutte le notizie Pressralloweblog Report Vendemmia 2025 MENÙ IT ・EN Report Vendemmia 2025 La vendemmia 2025 in casa Rallo è iniziata nella prima decade di agosto, registrando un leggero ritardo rispetto all’anno precedente. Le ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La

Report vendemmia 2024

MENÙ IT ・EN Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo rispetto la precedente e si è inserita, come le ultime vendemmie, in un contesto sfidante sopratutto a causa dell’instabilità climatica.Nell’autunno e nell’inverno 2023 le precipitazioni sono state significativamente inferiori alla media stagionale, con soli 250 millimetri di pioggia sui consueti 500-600. Le limitate riserve idriche nei vigneti, combinate ad un’estate iniziata precocemente con temperature elevate, hanno accelerato tutte le fasi fenologiche della vite. Abbiamo osservato pertanto un germogliamento precoce, seguito da fioritura e invaiatura altrettanto anticipate.Questi fattori hanno reso necessario anticipare la vendemmia e gestire la stessa diversamente: le temperature – che hanno raggiunto spesso oltre i 40° C tra i filari – ci hanno portato a rivedere gli orari lavorativi, prediligendo le ore più fresche del mattino e portando viticoltori ed enologo ad essere presenti in campo prima dell’alba.  Il clima caldo, di contro, ha creato condizioni ostili allo sviluppo di malattie con totale assenza di oidio o peronospora.A Pattipiccolo, ad Alcamo, l’uso dell’irrigazione di soccorso ha mitigato in parte gli effetti della siccità.Le rese sono state basse fin dall’inizio della vendemmia, con perdite significative rispetto agli anni precedenti.La produzione ha subito una flessione tra il 20 e il 25%. I vitigni che hanno subito maggior calo di produzione sono stati l’ Insolia, per le uve a bacca bianca, e il Perricone, per quelle rosse.Nonostante le difficoltà nella resa produttiva la qualità è stata preservata.Le uve sono arrivate in Cantina in uno stato ottimale e sano.Ancora è presto per fare previsioni ma siamo ottimisti e immaginiamo un eccellente risultato.La vendemmia 2024 è stata difficile, afflitta dagli effetti dei cambiamenti climatici. Se la tutela del nostro paesaggio e le scelte virtuose in tema ambientale, sono una nostra priorità, è anche vero che è impossibile invertire la tendenza di un clima sempre più avverso con scarse precipitazioni e prolungati periodi di siccità.  Occorre prenderne consapevolezza e agire per la tutela del nostro territorio.Tutte le uve prodotte sono coltivate in regime biologico. La certificazione bio è rilasciata dalla Bioagricert di Casalecchio di Reno (BO) con il numero operatore A55H. Tutte le notizie Pressralloweblog Report Vendemmia 2025 MENÙ IT ・EN Report Vendemmia 2025 La vendemmia 2025 in casa Rallo è iniziata nella prima decade di agosto, registrando un leggero ritardo rispetto all’anno precedente. Le ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo ri ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz

Questo non è il mio vino di Andrea Vesco

MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barriere all’ingresso e valore sociale riconosciuto a chi fa vino.Produrre piccole quantità presso strutture terze con uve o vino non proprio è oggi piuttosto semplice, tanto in Sicilia quanto in altre regioni d’Italia.Chiunque poi volesse investire nel settore della trasformazione troverebbe facile accesso a diversi aiuti finanziari.La provvista comunitaria per aiutare i produttori primari a chiudere la filiera onde ottenere maggiore valore aggiunto, sembra essere inesauribile in barba alla legge fondante l’economia che vuole le risorse per definizione scarse.La tecnologia per produrre un liquido idroalcolico che possa essere a diritto definito vino resta poi alla portata di tutti.La spinta sociale, infine, vale a dire il riconoscimento del vicino che qualifica come migliore di sé perché dotato di fascino e ricco di mistero chiunque possa attribuirsi la paternità di una qualsiasi bottiglia, ha spinto un numero significativo di individui a cimentarsi nell’impresa e a diventare produttori, produttori di vino.Il risultato è conseguenza delle premesse, d’altronde i sillogismi spiegano le realtà, non la inventano.Da tali premesse non potevano che derivare le seguenti conclusioni: come tutti i mercati con basse barriere all’ingresso e a tecnologia diffusa ed economica, il profitto medio per singolo operatore, quando c’è, – e sono più gli operatori che non remunerano adeguatamente tutti i fattori della produzione, che quelli che lo fanno – è estremamente modesto.In sintesi, il più delle volte l’impresa non riesce, o meglio sembrerebbe sempre essere sul punto di riuscire senza che mai riesca, dimensione questa, psicologicamente peggiore del fallimento pieno e conclamato.Il fallimento è uno stato risolutivo, inaugura sempre una nuova possibilità, chiude e definisce un percorso, apre ad una prospettiva, conclude e dunque inaugura, “(…) il mio maestro mi insegnò come è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire (…)” (Prospettiva Nevskij).Se la spinta all’impresa agro industriale fosse solo orientata dal ritorno economico, tutto sommato gli effetti diffusi di questa condizione non sarebbero così deleteri, mentre invece subentrano sia l’aspetto personalistico che la complessità gestionale della produzione vitivinicola, con tutte le variabili della filiera, unite alla durissima competitività del mercato perennemente sovraffollato, aspetti questi che diventano un vero e proprio dramma collettivo caratterizzato da un perenne delirio narcisistico. In sintesi, il mercato è uno spazio enorme ed affollatissimo nel quale quasi nessuno riesce a trovare reali elementi di autentica differenziazione, veri spazi identitari.Nella nostra esistenza la madre accogliente riconosce e soddisfa, educa anche all’assenza, matrice teologica di autonomia e libertà.Nel mondo professionale il mercato no, il mercato in cui opera il produttore di vino a volte lusinga ma non riconosce.Il mercato semplifica, tende genericamente a includere in categorie omogenee, da qui i mestieri di “category manager” e “critici enogastronomici”. I primi operano nelle grandi strutture d’acquisto, sono signori che non guardano mai in viso, i secondi restituiscono, spesso a caro prezzo, l’identità perduta.Da qui l’ipertrofia dell’io e l’inevitabile deriva narcisistica, ultima possibilità di apparente sopravvivenza. I’io elevato a garante della qualità del vino, del suo valore organolettico e commerciale rinuncia per sempre alla possibilità di contatto con il mondo, e diventato sigillo di qualità, da quel momento in poi, parlerà solo con se stesso, rifiutando ogni dialogo.Il mio vino, le mie vigne, la mia ascendenza, il mio podere, mio padre, mia madre, i miei cani, le mie pratiche, le mie abitudini, le mie tecniche…Diretta conseguenza di tutto questo sono le foto di famiglia, di primi piani in vigna con il vestito buono, quello in tinta con la stagione o con l’etichetta di nuova promozione, gli avi esposti a garanti di competenze che lungi dall’essere la sommatoria di studi pregressi ed esperienze consolidate negli errori superati e pagati, diventano parti di un fantomatico e presunto asse ereditario.Tutta la retorica dell’io trova ampio spazio, ogni viticultore assorbito dal sistema diventa novello padreterno sulla volta della cappella Sistina, indirizzando con il proprio indice l’onnipotenza divina, conferisce al proprio mondo il valore universale del creato.Ma se invece di limitare la costruzione del nostro mondo interiore alla sole radici giudaico cristiane avessimo la possibilità di spaziare anche nel patrimonio greco, ci tornerebbe subito familiare il mito dell’androgino di Platone, riecheggerebbero a monito di qualsiasi presunzione attuale le parole di Aristofane, e l’ermafrodito lungi dal rappresentare l’incarnazione del mostruoso bizzarro avrebbe il giusto valore del compiuto.Il gioco, il divertimento dei bambini, la loro felicità, si interrompe nel momento in cui il primo del gruppo inizia a dire le parole io o mio, il mio interrompe, rompe l’armonia.Il mondo del vino vive nella noia perché ritiene che alla base di ogni generazione di senso e di valore ci sia l’io e che tutto ciò che vale trae origine dalla forza idealizzata di una potenza creatrice, l’io, il mio, le mie idee…Noioso e narciso sa solo parlare a sé stesso, riconosce unicamente il proprio volto nelle immagini irreali e patinate dei tabloid, il mondo fuori di sé non esiste se non nella misura in cui lo adula, lo eleva, nutre il suo patologico bisogno di riconoscimento che, un ambiente affollato e svalutante come quello in cui opera, tende inevitabilmente ad essere frustrato.Ed allora la fine è segnata?Il baratro inevitabile?Il silenzio l’unica risposta possibile ad un mondo che non pone domande perché incapace di ascoltare qualsiasi risposta?Forse no, l’arte e la letteratura, il bello ed il vero per definizione ci tendono una mano, ci indicano una direzione possibile, quella dell’assurdo.Davanti al didascalismo delle immagini di regime, davanti agli abiti inamidati in vigna, ai divani sui prati o in bottaia con nonni e bambini esposti a garanti del nostro sangue e del nostro sperma, di nuovo dell’io e del mio, Magritte e la sua pipa, Foucault ed il pensiero del fuori aprono una breccia.“Questo non è il mio vino” potrebbe essere il motto liberatorio ed alternativo per una viticultura autentica.Coltivare il dialogo con tutte le entità emozionali che abitano le terre che conduciamo come quelle circostanti, amare, alla pari ulivi e roverelle, potrebbe essere un gesto rivoluzionario.Ogni

Quando l’anima sa leggere

MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana costa e rimescola le foglie cadute, la terra sottile dei campi e degli antichi ciottoli di cui erano fatte le strade di quel paesino. Pepita Misuraca, con una nostalgica e piacevolissima scrittura, immortala uomini e donne nelle loro abitudini, nel loro contesto ombreggiato di macchia mediterranea. A volte si ferma a chiacchierare con loro come per carpirne di più, altre si limita a raccontarne ma sempre con uno sguardo estremamente affettuoso. Riprendono vita così, tra le pagine di un libretto, ricordi nitidi, come un’impressione fotografica, i luoghi della campagna siciliana con i contrasti di luce e melodici della cultura paesana in cui Pepita si era trovata a vivere dal 1920 e in cui ha preso forma il suo immaginario ma anche altri luoghi come l’Africa in cui Pepita ha pure vissuto. Scorrendo le pagine, ci si ritrova trasportati in terre in cui i personaggi scorrono come in un album dove gli scatti procedono, uno dopo l’altro, portando con sé storie, tradizioni, modi di intendere la vita appartenenti a un tempo diradato nella memoria, che riappare sotto forma di storia privata, dettagli, in cui diventa impossibile non partecipare con lo stesso sentimento di affetto e nostalgia della protagonista fino alla fine. Tutte le notizie Pressralloweblog Report Vendemmia 2025 MENÙ IT ・EN Report Vendemmia 2025 La vendemmia 2025 in casa Rallo è iniziata nella prima decade di agosto, registrando un leggero ritardo rispetto all’anno precedente. Le ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 MENÙ IT ・EN Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz

Alba Rosea wine

MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa conoscenza a riguardo, eppure tali vini hanno caratteristiche tali da risultare davvero interessanti: sono fruttati, dotati di struttura leggera, destinati ad essere bevuti freschi e possono accompagnare l’intero pasto.­Risulta tuttavia impossibile inquadrare in una definizione tecnologica i vini rosati. Questi vengono definiti dal loro colore, intermedio tra quello dei vini rossi e quello dei vini bianchi.Le loro tonalità percorrono, secondo la scheda A.i.s., la gamma di sfumature tra l’aranciato e il rosso chiaro e sono stati identificati nei termini di orientamento cromatico in: fiore di pesco, ramato, salmone, corallo, peonia.Il colore per questi vini è oggi il marcatore più importante: il consumatore attribuisce al rosato un carattere rassicurante, anzi rasserenante.Il rosato si avvicina al rosso per il tipo di vitigno utilizzato e per la presenza di una piccola quantità di antociani e di tannini, ma presenta altresì delle analogie con i vini bianchi per la freschezza, la costituzione e la tecnica di vinificazione.Esistono diversi metodi di realizzazione dei vini rosati, la scelta dell’una o dell’altra tecnica dipende dalla maturità dell’uva, dal tipo di vitigno scelto e dal profilo organolettico desiderato.In tutti i casi il vino rosato richiede attenzione durante tutto il processo di vinificazione al fine di ottenere un bel colore e aromi delicati ed espressivi allo stesso tempo.Il vino rosato, non è quindi un vino unico, ma un metodo per produrre infinite varianti.Questo significa che “Non è facile essere un rosato”. Abbiamo tentato l’ennesima sfida.Nasce Alba Rosea, il primo vino rosato di casa Rallo.Un vino fresco e gradevole, ottenuto da uve perricone, imbottigliato giovane, nella primavera successiva alla vendemmia.Rallo Azienda Agricola propone il perricone, l’antico vitigno siciliano in una versione più giovanile e versatile.Di colore accattivante, dal profumo delicato e dal gusto sapido e asciutto.Il bel colore rosa corallo anticipa note primaverili di frutti di bosco, marasca e fiori.Al palato è elegante, sapido e fresco. Spicca per il gusto morbido per il profumo fruttato e floreale.Si presta molto bene come aperitivo, in abbinamento ad antipasti magri, verdure, carni bianche. Ideale anche con la pizza. Tutte le notizie Pressralloweblog Report Vendemmia 2025 MENÙ IT ・EN Report Vendemmia 2025 La vendemmia 2025 in casa Rallo è iniziata nella prima decade di agosto, registrando un leggero ritardo rispetto all’anno precedente. Le ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 MENÙ IT ・EN Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz

La casa dello champagne

MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produzione vinicola e al contempo la storia di una donna coraggiosa e intraprendente.Siamo alla fine del Settecento, a pochi anni dalla Rivoluzione francese, Francois Clicquot è un appassionato viticoltore di Reims e insieme a sua moglie Barbe-Nicole Ponsardin ha in mente grandi progetti per arricchire la sua produzione ma, inaspettatamente, muore giovanissimo.In un’epoca in cui le donne erano escluse dagli affari, Barbe-Nicole osò assumere la direzione dell’azienda, ruolo che svolse con passione e determinazione.La sua creatività e la sua ricerca di innovazione portarono a diversi primati: il primo champagne vintage conosciuto, l’invenzione della table de remuage e il primo champagne rosé per assemblaggio conosciuto.Nicole riesce a cambiare il corso degli eventi, grazie non solo al suo intuito per gli affari ma anche al destino che la premia con un’annata straordinaria, quella del 1811, rimasta per sempre negli annali delle vendemmie come l’anno della “cometa”.Con un simile segno del destino a indicarle la via, si troverà a prendere una decisione in grado di cambiare per sempre il corso degli eventi, iscrivendo il suo nome, Madame Clicquot, Veuve Clicquot, nella storia dei secoli a venire.Lo avete letto? Tutte le notizie Pressralloweblog Report Vendemmia 2025 MENÙ IT ・EN Report Vendemmia 2025 La vendemmia 2025 in casa Rallo è iniziata nella prima decade di agosto, registrando un leggero ritardo rispetto all’anno precedente. Le ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 MENÙ IT ・EN Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz

1 Marzo 2024

1 Marzo 2024 L’uomo si sa, per natura è un “animale sociale”. Il bisogno di connessione è uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, che trova nella capacità del dare agli altri il senso più profondo della vita e il vero appagamento. Far parte di un gruppo, di una squadra di lavoro, è uno dei migliori modi per provare piena soddisfazione e sentire lo stato d’animo della completezza.Lo abbiamo visto in questi ultimi due giorni trascorsi nel capoluogo siciliano, una trasferta della Squadra Rallo (quasi, Angelina mancavi tu!) al completo in cui si sono letti e discussi numeri e mansioni.Lo spirito di squadra fa sì che ogni membro rimanga motivato e lavori in perfetta armonia verso un obiettivo comune, nel rispetto reciproco dei ruoli e delle personalità. Ciascuno deve essere consapevole della propria importanza e sicuro che la vittoria dipenda anche dal proprio contributo.Non è/sarà sempre facile.L’attenzione non è mancata, le risate nemmeno!Oggi abbiamo acceso la macchina, consapevoli di aver iniziato insieme un nuovo bellissimo viaggio ❤️ “Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso…lavorare insieme un successo.”Henry Ford Tutte le notizie ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo ri ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz ralloweblog 1 Marzo 2024 1 Marzo 2024 L’uomo si sa, per natura è un “animale sociale”. Il bisogno di connessione è uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, che trova nella capacità del da

Opuscolo Prodotti

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