Report Vendemmia 2025
La vendemmia 2025 in casa Rallo è iniziata nella prima decade di agosto, registrando un leggero ritardo rispetto all’anno precedente. Le temperature miti, oscillanti tra i 22 e i 30 gradi centigradi, hanno contribuito a rallentare i tempi della raccolta, permettendo tuttavia una maturazione più graduale e controllata che ha favorito lo sviluppo qualitativo delle uve.
Dopo due campagne vitivinicole particolarmente difficili, segnate rispettivamente dalla peronospora e dalla siccità, il 2025 rappresenta il ritorno alla normalità. Il clima ha giocato un ruolo favorevole durante tutto il ciclo di sviluppo della pianta, garantendo condizioni ideali per la crescita delle viti e permettendo di recuperare quella stabilità produttiva che caratterizza le migliori annate.
L’annata 2025 si è contraddistinta per un regime pluviometrico più abbondante rispetto l’anno precedente, con precipitazioni concentrate principalmente nei mesi invernali di febbraio e marzo. Questa distribuzione delle piogge ha fornito alle viti le riserve idriche necessarie per una ripresa vegetativa vigorosa, mentre le temperature, pur risultando leggermente superiori alla media stagionale, non hanno mai raggiunto picchi eccessivi. Le ampie escursioni termiche tra giorno e notte hanno preservato le vigne dallo stress termico, favorendo una maturazione equilibrata e graduale.
La presenza di acqua nel terreno ha dato impulso alla ripresa vegetativa delle viti, che si sono presentate sin dalle prime fasi fenologiche in condizioni di salute ottimali e con uno sviluppo rigoglioso. Le fasi cruciali di fioritura e allegagione si sono svolte nel migliore dei modi, garantendo il regolare svolgimento del ciclo vegetativo e ponendo le basi per una produzione di qualità.
L’attenta conduzione del vigneto ha permesso di raggiungere un equilibrio vegeto-produttivo ottimale. Particolare attenzione è stata dedicata al monitoraggio della maturazione delle uve e alla scelta dei momenti ideali per la raccolta di ciascuna varietà, aspetto fondamentale per preservare le caratteristiche organolettiche e garantire l’espressione del terroir.
Dal punto di vista fitosanitario, l’annata non ha presentato problematiche significative, ad eccezione di alcuni appezzamenti circoscritti interessati per la prima volta dalla cicalina. Le uve raccolte sono risultate sane e hanno raggiunto un’ottimale maturazione sia aromatica che fenolica.
Le uve hanno raggiunto la piena maturazione con un grado zuccherino non eccessivamente elevato, caratteristica che si tradurrà in vini dalla gradazione alcolica più contenuta rispetto alla media delle ultime annate, promettendo prodotti caratterizzati da maggiore armonia ed eleganza. Particolarmente favorevoli sono risultate le condizioni per i vitigni a bacca bianca, soprattutto Catarratto, Zibibbo e Grillo, che hanno mostrato eccellenti caratteristiche qualitative. Anche le uve rosse hanno registrato rese ottimali.
L’unico problema significativo riscontrato rimane la crescente mancanza di manodopera, una criticità sempre più attuale nel settore vitivinicolo che richiede soluzioni strutturali e un ripensamento delle dinamiche lavorative del comparto. Parallelamente, considerando i continui cambiamenti climatici in atto, emerge la necessità di riflettere sulle crescenti difficoltà nell’affrontare le malattie della vite utilizzando esclusivamente prodotti biologici, valutando a livello legislativo un maggiore approccio alla lotta integrata, strategia che potrebbe offrire soluzioni più efficaci e sostenibili.
La vendemmia 2025 si preannuncia più generosa rispetto all’anno precedente, anche se i dati definitivi saranno disponibili solo al termine delle operazioni di raccolta. La vendemmia per le uve a bacca bianca è già stata completata, mentre per le uve rosse proseguirà ancora per una o due settimane.
Tutte le uve prodotte nei vigneti di proprietà sono coltivate in regime biologico certificato. La certificazione biologica è rilasciata da Bioagricert di Casalecchio di Reno con il numero operatore A55H, garantendo il rispetto dei più rigorosi standard di sostenibilità ambientale.
La vendemmia 2025 è stata buona, tuttavia le sfide legate ai cambiamenti climatici e alla carenza di manodopera richiedono un’attenzione costante e strategie innovative per garantire la sostenibilità e l’eccellenza del settore vitivinicolo nel lungo termine.
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