PASSITO DI PANTELLERIA

viticultura eroica

Passito di Pantelleria

DOP PANTELLERIA // BUGEBER

Pantelleria, l’isola più grande al largo della Sicilia, rappresenta l’ultimo avamposto italiano al centro del Mediterraneo, crocevia privilegiato e ponte naturale tra le coste siciliane e quelle del continente africano. La sua posizione strategica ne ha fatto nei secoli un punto di incontro tra culture, tradizioni e saperi viticoli.

Vitigno

moscato d’Alessandria

Ubicazione dei vigneti

Pantelleria (TP)

Grado alcolico

14,5%

Formato

750 ml

Temperatura di servizio

14 ° C

Abbinamenti

Delizioso se servito con dessert a base di frutta, con crostate o la tipica pasticceria secca siciliana ma risulta anche interessante se abbinato a formaggi di media o alta stagionatura.

Passito di Pantelleria

DOP PANTELLERIA // BUGEBER

Pantelleria, l’isola più grande al largo della Sicilia, rappresenta l’ultimo avamposto italiano al centro del Mediterraneo, crocevia privilegiato e ponte naturale tra le coste siciliane e quelle del continente africano. La sua posizione strategica ne ha fatto nei secoli un punto di incontro tra culture, tradizioni e saperi viticoli.

Vitigno

moscato d’Alessandria

Ubicazione dei vigneti

Pantelleria (TP)

Grado alcolico

14,5%

Formato

750 ml

Temperatura di servizio

14 ° C

Abbinamenti

Delizioso se servito con dessert a base di frutta, con crostate o la tipica pasticceria secca siciliana ma risulta anche interessante se abbinato a formaggi di media o alta stagionatura.

Un microcosmo irripetibile

I suoi forti contrasti di luce catturano lo sguardo già dall’alto: colline ondulate e terrazze geometriche che si stagliano contro l’infinito blu del mare. In questa terra circondata dalle acque si fondono in una strana e magnetica armonia le rocce nere e appuntite di origine vulcanica, i verdi pendii che sfidano il vento, lo splendido turchese dello Specchio di Venere e del mare che abbraccia l’isola lungo tutto il suo perimetro.

L’ambiente pantesco è unico nel suo genere. Qui la natura ha creato un microcosmo irripetibile dove elementi apparentemente contrastanti si combinano in perfetta sintonia: il fuoco della terra vulcanica, la carezza costante dei venti, la forza del mare e la dolcezza del sole africano.

Spettacolare si rivela la coltivazione della vigna, allevata con determinazione fino all’ultimo centimetro disponibile in condizioni estreme. I geometrici terrazzamenti a picco sul mare, sostenuti e protetti dai venti che soffiano imperiosi, trovano riparo negli scenografici muretti di pietra a secco che disegnano il paesaggio come un’opera d’arte collettiva realizzata nel corso dei millenni. Qui i i vigneti sono coltivati rigorosamente ad alberello pantesco. Questa forma di allevamento, riconosciuta dall’UNESCO come Pratica Agricola Tradizionale, rappresenta l’adattamento perfetto alle condizioni climatiche estreme dell’isola.

L’alberello pantesco non è semplicemente una forma di allevamento, ma una filosofia viticola che risponde alle esigenze del territorio: protegge dai venti, crea attraverso la chioma fogliare un’ombra naturale che ripara l’uva dall’insolazione eccessiva, rende la vite resiste alla siccità: la forma compatta riduce, infatti, la traspirazione.

Pantelleria deve la sua vocazione viticola agli Arabi che, avendola abitata e valorizzata, vi introdussero il Moscato di Alessandria, nell’isola conosciuto come Zibibbo. Questo nome deriva dall’arabo “zabib”, che significa uva passa, rivelando già nelle sue radici etimologiche la destinazione di questo vitigno straordinario.

Un autentico gioiello quello che ne deriva: un vino legato indissolubilmente alle caratteristiche ambientali uniche dell’isola, impossibile da replicare altrove. La tradizione viticola pantesca rappresenta un patrimonio culturale che si tramanda di generazione in generazione, custodendo segreti e tecniche millenarie.

Il Passito di Pantelleria si presenta come un vino di straordinaria concentrazione e complessità. Dal colore ambrato dorato, brillante e luminoso, e dal bouquet olfattivo intenso, in cui spiccano profumi mielosi e note di frutta secca, albicocca disidratata, fichi secchi e datteri. Profondità e territorialità. Al palato si rivela vellutato e avvolgente, con una dolcezza perfettamente bilanciata dall’acidità vivace tipica dello Zibibbo. La struttura è importante ma mai stucchevole, sostenuta da una mineralità sapida che richiama i terreni lavici. L’infinita persistenza aromatica lascia ricordi di miele di zagara, frutta candita e sfumature balsamiche. Grazie alla sua struttura concentrata e all’equilibrio acido-zuccherino, il Passito di Pantelleria possiede un eccellente potenziale di invecchiamento. Con il tempo sviluppa note terziarie di grande raffinatezza: sentori di frutta sotto spirito, caramello, mantenendo sempre freschezza e eleganza.

Una filosofia che coniuga tradizione e sostenibilità

Il Passito di Pantelleria esprime la sua versatilità attraverso abbinamenti raffinati: dai dolci tipici siciliani come i cannoli siciliani o la cassata è ideale anche per accompagnare crostate alla frutta.

Tra i Formaggi si abbina meglio al Gorgonzola DOP, al Roquefort, formaggi erborinati di carattere. E’ il vino perfetto per la degustazione contemplativa.

Nella produzione del Passito di Pantelleria seguiamo una filosofia che coniuga il rispetto della tradizione e la sostenibilità ambientale attraverso pratiche agricole che preservano l’ecosistema unico dell’isola. Il risultato è qualità senza compromessi, un vino che racchiude l’anima di Pantelleria: la forza del vulcano, la dolcezza del sole, la carezza del vento e la sapienza di un popolo che ha saputo trasformare un ambiente estremo nel giardino del Mediterraneo.

L'etichetta

ll candore dei dammusi,

i contrasti di luce

e una terra circondata dal mare.

Colori morbidi, di uve stese al sole.

Nodo intrecciato di canapa indiana.

Paese del vento, aspro e fecondo.

Colori vellutati, soffici, senza spigoli.

Il nostro Passito di Pantelleria.

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