Verticale Beleda 2015, 2017, 2019

MENÙ IT ・EN Verticale Beleda 2015, 2017, 2019 Il Beleda è un Cataratto in purezza, fiore all’occhiello del vitigno di Alcamo. La sua etichetta dalle sembianze di una carta stropicciata mostra, attraverso tre lamine dorate, le porzioni di terra coltivate a Catarratto come viste da un satellite. Il nome Beleda è un aggettivo risalente al 1185 adoperato dal pellegrino andaluso Ibn Jubair nel suo Diario di Viaggio per definire la città di Alcamo intendendo con tale termine cittadina con mercato e moschea, un vino che vanta le medaglie dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso sia per la vendemmia 2013 sia per quella del 2015 e del 2017. Ed è proprio su questa referenza nelle annate 2015, 2017, 2019 che Rallo propone oggi sul mercato una Verticale. Il Catarratto è uno dei principali vitigni a bacca bianca siciliani e sebbene sia ampiamente diffuso in tutta la regione, la sua zona elettiva è sicuramente il trapanese; a Pattipiccolo noi di Rallo lo coltiviamo per 16 ettari e costituisce il nerbo della nostra produzione alcamese. Per lungo tempo quest’uva è stata la protagonista, insieme all’insolia e successivamente al grillo, del grande vino Marsala, tuttavia il declino di questo vino fortificato ha portato al progressivo abbandono della sua coltivazione, preferendo vitigni internazionali commercialmente più conosciuti e remunerativi, pur rimanendo il Catarratto l’uva a bacca bianca più coltivata in Sicilia e seconda in Italia solo al Trebbiano Toscano. Negli ultimi decenni il Catarratto ha lentamente riconquistato un ruolo di primo piano tra i bianchi dell’isola. Diverse sperimentazioni hanno portato a una rivalutazione di questo vitigno in grado di prolungare la sua vita al di là dell’annata di uscita grazie alla sua elevata acidità. L’Azienda Agricola Rallo crede molto in questa cultivar proponendola insieme al Beleda anche nella versione naturale con l’AV01 – un vino a fermentazione spontanea, zero solfiti aggiunti – dimostrando così che questa varietà ha delle potenzialità inespresse e tutte da scoprire. Tutto, come sempre, ha inizio dalla terra. Le uve che meglio si prestano ad affinamento devono avere preferibilmente basse rese, devono arrivare alla maturazione fisiologica ottimale e massima attenzione deve essere prestata a tutte le fasi della vendemmia, anche durante il trasporto perché l’uva deve arrivare in cantina perfettamente sana.Segue una pressatura soffice per evitare un rilascio eccessivo di sostanze come catechine e antociani, prime cause d’ossidazione.Occorre infine mantenere il ph basso ma una mineralità elevata, tipica della cultivar. Pulizia statica dei mosti, utilizzando la tecnica del freddo.La temperatura di fermentazione deve essere controllata.L’affinamento del vino avviene sui lieviti che periodicamente vengono rimessi in sospensione. Infine, segue l’affinamento in vasca d’acciaio. E’ importante la buona struttura in grado di resistere al tempo. La freschezza, o acidità, è l’elemento che fa la differenza: più passa il tempo e più cala questa sensazione spostando l’equilibrio sempre più verso la morbidezza. Sorseggiando il bicchiere di Beleda vendemmia 2019 saremo colpiti a naso da nuance che evocano la mandorla, i fiori di campo, il glicine, le erbe medicinali. In bocca lo troviamo teso e di carattere, di succosa e rara mineralità innervata in un frutto opulento e raffinato.Il bouquet fresco e fruttato non viene meno nell’annata 2017 tuttavia grazie alla notevole acidità, al buon corpo e struttura, evolve verso note di grande fascino in cui spiccano quelle di agrumi, di fieno, e la macchia mediterranea fa da protagonista.Col passare del tempo, e lo scorrere dei bicchieri, versando l’annata 2015 ci si rende conto di come le durezze del vino tendono a smorzarsi, i tannini si fanno più morbidi e setosi, gli acidi perdono la loro spigolosità ma senza perdere la nota fresca e minerale tipica del vitigno e il vino diventa più armonioso e complesso. Una verticale assolutamente da provare. In edizione limitata, la confezione da sei bottiglie della verticale di Beleda è già disponibile al costo di 90 euro. 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Nel Firmamento, La cucina di Pino Cuttaia, D. Visiello, magazine n.8

MENÙ IT ・EN Nel Firmamento, La cucina di Pino Cuttaia, D. Visiello, magazine n.8 Senza memoria non può esserci futuro: solo il netto dominio della tradizione può ispirare un’innovazione illuminata e mai banale. Pino Cuttaia, chef e patron del ristorante La Madia di Licata (Ag) con due stelle Michelin ricamate sulla giubba dal 2009, lo sa benissimo, tanto che proprio la memoria incarna il punto di partenza e il centro pulsante della sua filosofia creativa e gastronomica. Tra i volti più noti, ricercati ed amati del movimento culinario contemporaneo, fiore all’occhiello dell’Italia dei cuochi e presidente dell’associazione Le Soste di Ulisse, lo chef di Licata oggi rappresenta un importante riferimento per la cucina internazionale e, a proposito di vino, detta la sua regola: «Bere bene e mangiare bene sono uno stile di vita e il vino deve essere sempre all’altezza del piatto a cui è abbinato». E un interessante consiglio: «Prima della degustazione di un piatto, mi piace bere un sorso di vino perché ho l’impressione che riscaldi il palato e lo prepari meglio a recepire tutte le qualità organolettiche del cibo». La forza di ogni cucina è saper esprimere in maniera adeguata un territorio, come un vino e il vitigno da cui è prodotto: «Tra i siciliani il mio preferito è il catarratto perché lo reputo il più identitario, definito e particolarmente longevo. Se si lavora bene in vigna e si rispetta in cantina, il risultato sarà un vino che, evolvendo e migliorando, conserverà la sua struttura nel tempo». Per la prova di abbinamento, un classico de La Madia: «Potrebbe accostarsi bene a “La Pizzaiola”, merluzzo all’affumicatura di pigna. Stessa persistenza di sapori, freschezza agrumata e prolungamento fumé del vino a supporto dell’affumicatura del piatto». Una considerazione sul servizio di sala nell’alta ristorazione: «Il lavoro di sala è un’arte e, quando c’è eleganza, finezza, savoir-faire, diventa una seduzione forse più del cibo. L’uomo di sala, attraverso il lavoro, può comunicare sé stesso, ma deve sapere accogliere, avere grande cultura, disponibilità, conoscenza dei piatti, dei vini e del mondo».  Cosa si deve fare per un servizio perfetto? «Ognuno di noi ha un mondo interiore unico e se il cuoco, il maître, il sommelier riescono a creare un taglio sartoriale per l’ospite all’interno del ristorante, si vince e si regala un’esperienza indimenticabile». La memoria custodisce vite e le trasforma in eccellenze. La memoria è la cucina di Pino Cuttaia. Tutte le notizie ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo ri ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz ralloweblog 1 Marzo 2024 1 Marzo 2024 L’uomo si sa, per natura è un “animale sociale”. Il bisogno di connessione è uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, che trova nella capacità del da

Un paesaggio e qualche storia

Un paesaggio e qualche storia Vediamo il paesaggio con gli occhi e lo percepiamo con gli altri sensi. Questo pensiero oggi può essere espresso anche in merito ad una degustazione. La strada interprovinciale Alcamo – Camporeale è stata chiusa al transito dal 28 gennaio scorso a causa di un cedimento del manto stradale ed è stata spostata la mobilità automobilistica, per quel breve tratto franato, su “via Allegrezza”, quasi un avvertimento di quanto può succederti se vieni a trovarci tra le vigne. Oggi a Patti Piccolo, ad Alcamo, abbiamo avuto in visita 10 giornalisti del primo Enotour dell’edizione 2019 del Sicilia en Primeur. Un pulmino da 10 posti che ha deciso di percorrere un percorso alternativo a quello alternativo suggerito. Ciò nonostante e allegria a parte, gli ospiti sono arrivati in perfetto orario. Dieci persone, due italiane, otto del resto del mondo. Di fronte ad un paesaggio proviamo emozioni, ricordi, stupore per la bellezza dei luoghi, curiosità. Tra le vigne di Alcamo il paesaggio è come un libro sulle cui pagine sono scritti, con linguaggi diversi, numerosi messaggi. Racconta infatti di natura, della storia dell’uomo e del modo di abitare il territorio, della capacità umana di prendersi cura dei valori comuni. Racconta ancora della storia attuale, della nostra famiglia, del nostro rapporto con la terra, con le vigne generatrici del nostro vino. Ma tutto questo il paesaggio forse lo suggerisce. Occorre avere occhi, orecchie e palato per gustare interamente la storia. Ed è questa la vera degustazione. Capire quello che avviene oltre la vigna. Il vino infatti lo si fa con le mani, con la testa, con il cuore. E’ vero che un buon critico deve saper distinguere tra gusti personali e giudizio il più possibile imparziale. Credo questa sia la differenza tra degustazione tecnica e degustazione edonistica. Tuttavia è altrettanto vero che un travaso tra i due momenti dello spirito (in senso figurato e anche letterale) è inevitabile. Con gli anni i propri gusti personali cambiano e tale cambiamento finisce per incidere, filtrando sottilmente, anche sulla visione professionale. Per comprendere appieno un paesaggio è necessario ricorrere a un’analisi che vada oltre l’esperienza immediata, dobbiamo dunque considerare che stiamo utilizzando un concetto che ha molte valenze diverse. E’ così anche il vino, un prodotto in cui l’uomo è al contempo attore e spettatore, in quanto risultato delle azioni, naturali e umane, che si sono succedute nel tempo. Come nell’antichità si scriveva su una pergamena che periodicamente veniva cancellata e riutilizzata per nuovi testi, così gli abitanti di un territorio scrivono e riscrivono continuamente il proprio contesto di vita, costruendo nuovi paesaggi. Oggi ad Alcamo scriviamo e raccontiamo di Catarratto e le nostre storie si chiamano Beleda e AV01, due storie scritte dalla stessa penna ma che si prestano semplicemente ad orecchie diverse. Tutte le notizie ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo ri ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz ralloweblog 1 Marzo 2024 1 Marzo 2024 L’uomo si sa, per natura è un “animale sociale”. Il bisogno di connessione è uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, che trova nella capacità del da

AV01

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AV01, Grazie

AV01, Grazie La gratitudine è il risultato della gratia ricevuta, senza gratia non c’è gratitudine, il principio sta sempre nella gratia ricevuta; la gratia rientra nell’ordine delle esperienze straordinarie e straordinaria è ogni fase della propria esistenza in cui ci si accorge di trovarsi contemporaneamente in se e fuori di se, in cui si è spettatori della propria stessa scena. Straordinario è ogni debutto, le repliche invece rientrano sempre, per definizione, nell’ordine della normalità. AV01 segna un debutto e rientra tra le grazie ricevute. Paradossalmente, AV01, vino di matrice essenzialmente laica perché eretica, è il risultato tangibile, o meglio bevibile, di un percorso intrapreso grazie ad una serie di incontri prima casuali poi meno. AV01 è un vino che nella sua matrice originaria da concretezza a parole spesso abusate come convivialità, scambio, relazioni, amicizia, rispetto ed empatia. Mi spiego, Eric lo incontrai per la prima volta tanti anni fa, troppi. Allora, purtroppo, non ebbi l’intelligenza emotiva di cogliere la profonda umanità che gli è propria; nonostante ogni umano, debba essere dotato, per definizione, di una certa dose di umanità, ogni singolo uomo ha una specifica dotazione ed Eric, poiché la media deve tornare sempre, ne ha molta di più di tanti altri. La vita è stata generosa e mi ha dato l’opportunità di incontrarlo nuovamente, più recentemente, al momento giusto. Non ho commesso lo stesso errore di prima, ne colsi immediatamente le grandi doti umane, le evidenti capacità professionali e… non lo lasciai più! Eric mi ha insegnato con modestia, e nessuna presunzione o supponenza che il vino è prima di tutto “energia”, così come ogni essere umano è prima di ogni cosa rappresentato dalla propria personalità, non importa quale, importa solo che ne abbia una per essere apprezzabile. Gli ignavi così come i vini anonimi meritano compassione e rispetto ma non possono stare dentro l’orizzonte della nostra operatività e della nostra quotidianità. Noi siamo chiamati ed essere qualcuno ed a fare qualcosa, i nostri vini devono avere personalità distintiva, essere imperfetti come qualunque mortale ma vivi ed autentici, veri. Su questi presupposti è iniziata l’avventura, la nuova commedia, quella in cui facevo il regista di me stesso. Durante il percorso ho incontrato volti amici e sguardi perplessi, anche di amici che rispetto e che rispettano  me ed il mio lavoro, che mi vogliono bene ed a cui il bene è ricambiato sempre e comunque. Mai atteggiamenti ostili, al limite beffeggianti ma si sa, la commedia deve far ridere… Ho incontrato Dario, rispettoso, sempre corretto, che con la sua flemma da carrarmato stacanovista, a Londra,  tra un giro ed un altro ha mestamente perorato la causa dei vini non convenzionali invitandomi a provare, provare e provare; l’esempio si sa è il migliore maestro… Insieme a noi, in queste infinite e piacevolissime esperienze organolettiche c’era spesso Francesco, arguto, colto, sottile e giustamente snob, ha contribuito e migliorare la mia ancora modesta capacità di valutazione in un paradigma degustativo che fino a poco tempo fa oltre ad essere estraneo mi era anche ostile, e come spesso capita ostile solo perché sconosciuto, che stupido! Da Francesco a Giuseppe, intellettuale, ricco di contributi per la mia inesauribile curiosità intellettuale, stimolante per la sua creatività senza confini ma solida e meditata, amante della vita e dei suoi piaceri fine conoscitore di persone e cose, di cibo, di vino e non solo… Alla fine Aldo, competente come pochi; in questo campo, in Sicilia, forse come nessuno. A tratti apparentemente scostante, solo apparentemente però. Aldo può apparire burbero perché timido ed introverso ma in realtà nasconde una personalità solare, è un uomo generoso ed amante della vita, della vigna e del vino, del suo vino della sua vigna, delle nostre vigne quelle alcamesi, basse ad alberello, o più alte a controsaplliera, ma sempre e comunque di Catarratto. Lui e solo lui poteva rappresentare l’alter ego capace di fare ciò che io al massimo riesco a pensare ma si sa la vità è praxi, e le cose pensarle non basta; bastava al demiurgo forse . No, in realtà nemmeno a lui, aveva comunque bisogno della Kora affinchè potesse fare si che le cose esistessero. Ogni cosa per venire alla luce, per esistere, nel senso letterale del venire fuori, ha bisogno tanto dell’uno quanto nell’altra, pariteticamente. La solitudine è sterile, sempre. Ed ora che AV01 è venuto alla luce ha trovato sostenitori, ha trovato estimatori, Franco in testa che ci ha creduto fin da principio al punto da rischiare in proprio finanziando in maniera decisiva la nascita del progetto e poi, Gaspare, Nino, Franz, Pasquale, Toti, Michele, Enzo, Davide, Giuseppe ed Alessandra, Carlo, Marcello, Livia, Luigi, Tania, Pinuccio, Mauro, Ciccio, Leonardo e Luciano, Francesco, Garech, e non solo la lista sarebbe troppo lunga e di conseguenza noiosa. La vittoria ha molti padri, ed in un preciso momento storico politico in cui avere solo padri così come solo madri, rischierebbe di essere un pregiudizio, questa vittoria ha per me ancora più valore. Grazie a tutti. Andrea Vesco Tutte le notizie ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo ri ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di

La nuova etichetta Rallo

MENÙ IT ・EN La nuova etichetta Rallo Il vino è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione, parziale o totale, del succo del frutto della vite, dell’uva; ma non è una bevanda qualunque e non è neppure una bevanda ma, ad onor del vero, un alimento. Infatti, svolge ed ha svolto un ruolo culturale e anche rituale nelle società presso cui viene e veniva prodotto; per queste ragioni è anche più di un semplice alimento, si tratta di un prodotto culturale complesso, fortemente legato al territorio, di cui nel modo che gli è proprio, ne rappresenta alcune peculiarità. Il modo con cui il vino è presentato dovrebbe, nel rispetto dell’identità specifica,  essere sinteticamente raccontato attraverso il suo packing il cui elemento principale, è costituito dall’etichetta. Tutte le etichette Rallo nascono seguendo una progettazione accurata e contengono illustrazioni e grafiche che si prefiggono di raccontare delle storie: una narrazione per ogni vino, una rappresentazione per immagini e colori supportate da poche, pochissime righe. Nulla è lasciato al caso; forme e colori si modulano affinché esaltino il pregio e l’unicità del prodotto diventando il primo strumento e mezzo di comunicazione. Per avviare il racconto del nuovo Catarratto a fermentazione spontanea, zero solfiti aggiunti, ci siamo basati sulla nostra storia, una storia iniziata ad Alcamo, tra i campi di grano ed orzo e qualche vigna. Sappiamo tutti che una storia, per essere davvero tale, ha bisogno almeno di un protagonista e noi ne abbiamo uno di eccellenza, Andrea. Direttamente o indirettamente, chi conosce Rallo conosce anche Andrea che coordina le diverse professionalità che contribuiscono al mantenimento ed allo sviluppo dell’azienda e, curando personalmente e scrupolosamente tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione delle uve all’imbottigliamento del vino, garantisce che ogni sorso di Rallo sia sempre all’altezza delle aspettative di tutti coloro che partecipano da fruitori consumatori alla vita della cantina. E’ lui che abbiamo stilizzato, insieme alle nostre vigne, nella nuova etichetta, una sorta di sperimentazione, anche grafica. Un vino non convenzionale, trasferisce più fedelmente di quelli convenzionali, i tratti identitari del luogo di produzione. Ecco allora comparire l’indicazione del vitigno come una sorta di firma, una parte importante anche cromaticamente dell’etichetta. Il logotipo Rallo in basso a destra, come in tutte le nostre etichette, sembra qui avere un significato evocativo, si trova in basso come in basso è la terra. In etichetta, fatta eccezione del giallo oro adoperato per le parole “Catarratto Orange” compaiono, infatti, solo il bianco e il nero. Un’etichetta essenziale, senza eccessi, diretta. Il vino, nella sua innegabile complessità, deve arrivare al cuore del pubblico senza mediazioni, in maniera semplice e diretta, dovrebbe regalare un’emozione, soddisfare l’essenziale bisogno di effimero. Nostro obiettivo in relazione al packing è stato quello di realizzare qualcosa di distintivo, che sia in grado di trasmettere il valore del prodotto e le sue specificità, che crei immediato interesse in chi osserva e che sia capace di comunicare, senza perdersi in inutili rivoli semantici, la profondità delle sfumature organolettiche e culturali stratificate in un semplice sorso. Speriamo di esserci riusciti, a voi l’ultima parola! Tutte le notizie ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo ri ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. 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Degustazione in itinere

MENÙ IT ・EN Degustazione in itinere Per emozionarti non ci vuole la perfezione, ci vuole eleganza. Nel settore enologico i consumatori occasionali sono anche quelli più attratti dai vini piacevoli, che non presentano spigoli, con poca acidità, con tannini poco percettibili e rotondi al gusto ma il concetto di eleganza non ha spazio per questa perfezione innaturale. L’eleganza non è perfezione, è qualcosa che bisogna metabolizzare e poi oltrepassare e questo assioma che vale nella vita è così anche per il vino. Il futuro Catarratto Rallo, vino biologico di matrice naturale, sarà caratterizzato proprio dalla mancanza di questo eccesso, della pienezza, di un’ostentata opulenza. Potrà persino sembrare imperfetto ma proprio quell“imperfezione” è il segno ultimo dell’autentica eleganza. Il prodotto del nostro pensiero. Di colore giallo paglierino, luminoso, torbido. Al naso è caratterizzato da bella pulizia e complessità in divenire. Fresco, floreale, con stuzzicanti profumi agrumati. Un’affascinate complessità olfattiva. Appena versato nel bicchiere giungono prepotentemente al naso gli odori della campagna siciliana, di quella calda del sole cocente, odore di fieno, di rosmarino, di salvia, subito alla mente i piccoli fiori gialli il cui profumo ricorda quello della liquirizia e del curry, un profumo molto intenso e persistente. Sembrerà assurdo ma qualcuno riesce a sentirci anche la marasca. Deciso ma non invadente, con una bella mineralità. Dopo alcuni minuti l’ossigenazione arricchisce ulteriormente il ventaglio aromatico, consentendo così di percepire piacevoli note salmastre. Interessante anche dal punto di vista gustativo: secco, sapido, fresco. Presenta una progressione (ancora) non del tutto fluida. Potente, energico, incisivo. Di una persistenza spiazzante, tutta giocata su richiami all’olfatto. Nonostante sia un bianco, la macerazione sulle bucce ha estratto dei tannini che sono ben percepibili a livello gustativo. Grande la concentrazione di frutto che rende questo vino quasi “masticabile”. Nel finale, assieme a un’ottima freschezza, emerge la stuzzicante mineralità che lascia in bocca una gradevole scia sapida che invoglia la nuova beva. Un Vino bianco che regala emozioni forti, non per tutti i giorni, che ha sicuramente destinato ad una positiva evoluzione. Uva diraspata a mano, chicco a chicco. “Non utilizzando solfiti devi avere una microbiologia che ti accompagna come un’orchestra. L’unico modo quindi per portare a casa un vino perfetto è selezionare gli acini giusti, uno per uno. Uno strumento” per quanto suonato alla perfezione, “non si potrà mai comportare come un’orchestra.” Un’orchestra fatta di uva con i propri batteri e lieviti. Tutte le notizie ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo ri ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz ralloweblog 1 Marzo 2024 1 Marzo 2024 L’uomo si sa, per natura è un “animale sociale”. Il bisogno di connessione è uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, che trova nella capacità del da

Un nuovo progetto per Rallo

MENÙ IT ・EN Un nuovo progetto per Rallo Tutte le storie vere hanno una data di partenza, un giorno simbolico da cui far iniziare il tutto e questa che mi appresto a raccontarVi inizia il 7 settembre del 2017. Era un giovedì, la settimana era prossima al termine e il gran caldo faceva agognare il meritato bagno a mare del fine settimana. La novantacinquesima vendemmia di Patti Piccolo era ancora in corso anche se molti dei preziosi chicchi, specie di quelli dorati, avevano già raggiunto la Cantina. L’appuntamento era alle 10 in punto. Era un momento davvero speciale, il punto di partenza del nuovo progetto, ci si sarebbe incontrati per percorrere insieme in lungo e in largo il vigneto, per assaggiare i grappoli, toccarli, valutarli e infine scegliere l’appezzamento, solo uno fra tutti sarebbe stato il prescelto. Un solo appezzamento di Catarratto. La conversazione tra Andrea e Aldo quel 7 settembre è stata davvero lunga, due produttori a confronto, con idee che andavano dalla tradizione all’innovazione. L’obiettivo è quello di creare insieme un vino Naturale a base di Catarratto per dare l’opportunità a chi vuole avvicinarsi a questo genere di vino di trovarne uno diverso ma senza alcun estremismo che rende il prodotto inavvicinabile. Creare un vino espressione del territorio, dal sapore delle uve da cui sarà fatto e del luogo dove queste sono cresciute. 3000 bottiglie Rallo vinificate alla maniera AldoViola… Un disciplinare del vino naturale non esiste. Il vino naturale vuole rendere il vino più umano. Il vino si fa in vigna e su questo eravamo (e siamo) tutti unanimemente d’accordo, non forzando la produzione, stimolando l’equilibrio e la forza delle piante, lavorando per la fertilità del suolo. Aldo ci ha spiegato come il vino naturale è più una filosofia di lavoro, una forma mentis del vignaiolo (e nel nostro caso di due vignaioli) che un metodo univoco, ripetibile, brevettabile e applicabile dall’industria. La precisone non esiste nemmeno nell’arte, nel vino naturale c’è il pensiero di chi lo fa. “Un grido di libertà e autonomia”. E la giornata si chiude con questa frase… Tutte le notizie ralloweblog Merano Wine festival 2024 MENÙ IT ・EN Merano Wine festival 2024 “Quo Vadis?” La 33° edizione di Merano WineFestival, in scena dall’8 al 12 novembre 2024, lancia il quesito a tutti gli attori del s ralloweblog Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 MENÙ IT ・EN Rallo Discover, Mosella 22-25 novembre 2024 C’era una volta un fiume sinuoso, che scorreva nel letto di una valle dai ripidissimi pendii in cima ai quali sorgevano ralloweblog AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN AV01, vini rari gambero rosso 2025 Le parole di Andrea Vesco Presso certi « selvaggi» (società senza Stato), il capo deve provare il suo dominio sulle parole: nes Pressralloweblog Report vendemmia 2024 Report vendemmia 2024 La raccolta dell’uva per la vendemmia 2024 in casa Rallo, bianchisti tra Alcamo e Marsala, è iniziata il 16 agosto, con una decina di giorni di anticipo ri ralloweblog Questo non è il mio vino di Andrea Vesco MENÙ IT ・EN Questo non è il mio vino di Andrea Vesco Pochi comparti agro industriali sono affollati come quello enologico, e le motivazioni sono essenzialmente due: basse barri ralloweblog Quando l’anima sa leggere MENÙ IT ・EN Quando l’anima sa leggere Un antico paese siciliano fa da sfondo alla lenta quotidianità dei suoi abitanti. Spira il vento ricco di sale dalla poco lontana co ralloweblog Alba Rosea wine MENÙ IT ・EN Alba Rosea Nel panorama enologico il vino rosato non ha sempre la reputazione che merita, resta relativamente sconosciuto, e si hanno ancora pregiudizi o scarsa cono ralloweblog La casa dello champagne MENÙ IT ・EN La casa dello champagne Helen Fripp in La casa dello champagne, Newton Compton editori, ci racconta la storia affascinante che si nasconde dietro alla celebre produz ralloweblog 1 Marzo 2024 1 Marzo 2024 L’uomo si sa, per natura è un “animale sociale”. Il bisogno di connessione è uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, che trova nella capacità del da